NECROSI DELLA TESTA DEL FEMORE o LEGG-PERTHES-CALVE'
(Testo aggiornato 30 settembre 2011)
La Necrosi Asettica della testa del femore (o LCPD) è una patologia che insorge in giovane età e colpisce le razze canine di piccola taglia.
E' ugualmente diffusa nei due sessi, può essere mono o bilaterale a seconda che colpisca una o entrambe le articolazioni posteriori.
Non esiste cura farmacologica e viene risolta esclusivamente tramite l'intervento chirurgico.
DESCRIZIONE: la malattia di Legg-Perthes nota anche come Legg-Calve-Perthe's oppure Legg-Perthe's Disease (LPD) è una patologia
della testa del femore che causa un deterioramento o un appiattimento della testa e del collo del femore, solitamente è riscontrata
tra i cinque e gli otto mesi di età del cane e si evidenzia con l'insorgere più o meno veloce di una zoppìa.
Questa patologia è riscontrabile principalmente nelle razze di taglia piccola o toy.
Il sintomo principale è la zoppìa causata dal dolore che il cane prova nell'appoggiare l'arto al terreno.In molti casi ci vogliono da sei
a otto settimane perché la malattia evolva da una leggera zoppìa intermittente ad un continuo sollevamento della zampa malata.
Quando il cane colpito mantiene l'arto costantemente sollevato si verifica un' atrofia muscolare controllabile confrontando le
dimensioni della massa muscolare delle cosce. L'arto colpito perde progressivamente massa muscolare e risulta più magro dell'arto sano.
DIAGNOSI: una radiografia dell'anca conferma la diagnosi. Dato che i cambiamenti nell'osso avvengono lentamente la radiografia fatta immediatamente all'insorgere della zoppìa può a volte apparire normale.
Si consiglia quindi di ripetere la radiografia dopo tre o quattro settimane.
Un cane affetto da Legg Perthe's soffre di una carenza nell'afflusso del sangue alla testa del femore durante l'età dello sviluppo,
a causa di questa carenza l'osso "muore" dando come risultato la perdita di tessuto osseo con conseguente collasso del femore.
Quando il collo del femore collassa la testa del femore si sposta e si deforma.
Il problema del "perché" si instauri una carenza di irrorazione è sconosciuta. Sembra però probabile l'origine genetica della malattia.
I ricercatori stanno ancora dibattendo sull'esatto modo di ereditarietà della Legg Perthes, e alcuni studi sembrano far pensare che si
tratti di un gene autosomico recessivo.
Altri studi hanno evidenziato che la LPD ha un modo di trasmissione multigenico, ciò significa che sono coinvolti più di un gene e che
alcuni cani possono avere geni affetti ma non mostrare segni della malattia. (sono quindi portatori sani della patologia)
TRATTAMENTO: una volta confermata la diagnosi di LPD il trattamento è di tipo chirurgico e consiste nel rimuovere la testa del femore danneggiato.
Dopo la rimozione il femore formerà gradualmente una nuova articolazione con l'anca, l'arto diventerà stabile e, cosa importante, di nuovo usabile.
I cani più piccoli sembrano recuperare meglio dopo l'intervento e possono riguadagnare la quasi completa mobilità dell'arto. Il periodo di recupero
a volte può essere molto lungo ed alcuni cani ci mettono anche un anno intero ad appoggiare completamente la zampa al suolo. Il recupero è più rapido se il muscolo non è già diventato atrofico.
La prevenzione di questa malattia è per ora esclusivamente genetica, in altre parole i cani ammalati non devono essere messi in riproduzione.
Trattandosi però probabilmente di un fattore ereditario di tipo recessivo e multifattoriale, anche genitori sani possono generare soggetti colpiti dalla LPD,
ciò rende questa malattia difficilmente eliminabile. Al momento attuale non esistono test genetici che possano evidenziare i portatori sani della malattia.
Non si esclude però del tutto la possibilità che un trauma possa provocare questa patologia. Essa è riscontrabile anche in cani di grande mole ed in questi casi
si propende generalmente per la causa traumatica.
Personalmente ritengo sia possibile una causa traumatica anche nelle razze di piccola taglia ma probabilmente questa mia convinzione non è condivisa
dalla maggior parte dei veterinari e va quindi valutata come un parere soggettivo non particolarmente attendibile in quanto proviene da una "non addetta ai lavori".
La mia idea è che essendo i cuccioli delle razze di piccola mole particolarmente attivi e propensi a saltare su e giù da letti e divani non appena ne sono in grado,
arrivino a sottoporre l'articolazione femore-anca a molteplici violenti impatti sul pavimento spesso scivoloso delle nostre case.
Questi impatti, specie nel periodo della crescita, quando articolazione e muscolatura sono ancora immature, possono arrivare a danneggiare la parte.
Mi sembra che un cucciolo che salta molte volte al giorno da un divano sia paragonabile ad un bambino che si lanci da un'altezza doppia della sua.
Nessuno potrà ai convincermi che una simile attività, svolta diverse volte in un breve spazio di tempo sia poco dannosa per uno scheletro in via di sviluppo umano o canino esso sia.
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